sabato 26 gennaio 2008

CuochiVolanti

A noi questi ragazzi piacciono un sacco! Per contattarli:
Roberta 328.06.33.443
Davide 347.48.28.338
Barbara 347.54.93.819
www.cuochivolanti.it

Indovina chi vi fa da cena?

ovvero, una serata, mettiamo stasera, con i Cuochivolanti

Prologo.

Drinnn.
“Buongiornocuochivolantidica?”

“Sì, salve, chiamo per sapere se... sapere come...”
“Riattacchi signora, siamo già lì!”

Una prontezza che avrebbe del superlativo, lo ammettiamo: i Cuochivolanti ci mettono ancora qualche ora prima di arrivare a casa vostra con sacchetti e padelle, ma velocità, ironia e leggerezza sono qualità che ci piacerebbe sempre di più mettere a punto. Arrivare rapidi, creare un pacifico scompiglio nelle abitudini della vostra cucina e della vostra sala da pranzo, stravolgere un po' l'aria della casa per coinvolgervi assieme ai vosri ospiti in un'esperienza inedita di convivialità, lasciando soltanto, alla fine, ricordi di profumi, suoni e colori, ma nemmeno una briciola sul tappeto!
Ma che vi combinerebbe, diciamo stasera, questa truppa di attori barra cuochi barra musicisti?
Vediamo un po'... Dopo l'ideale stretta di mano che sigla l'accordo su menù (e prezzo), ci sarà un piccolo sopralluogo, se necessario (diciamo per i
casi di case extra-ordinarie: non so, cucine negli infernotti e sala da pranzo in mansarda, ad esempio; per la norma, invece, il sopralluogo si può anche evitare, per snellire il tutto).
Ci metteremo poi d'accordo per l'ora del nostro arrivo a casa vostra: g
eneralmente, nel caso medio di una cena per 10 persone, intorno alle quattro del pomeriggio.
Parche e discrete le nostre richieste: “Signora, se potesse solo sgombrarci il piano di lavoro... no, la mezzaluna a forma di gondola non ci serve, grazie...”; “Signora, scusi, se potesse magari liberarci un paio di ripiani del frigorifero...”; “Signora, abbia pazienza, ancora una cosa: quel vaso Ming giusto lì, vicino all'ingresso, mica per altro sa... ma magari sarebbe meglio spostarlo!”

Non vi toccherà il dietro le quinte, ma vogliamo mettervene comunque a conoscenza, perché è il nostro quotidiano e il nostro spirito: le corse al mercato di Porta Palazzo (generalmente sotto la pioggia o altre precipitazioni violente), le telefonate ai nostri contadini (le persone più restie della terra all'uso del cellulare... vi lasciamo immaginare...) per prenotare le zucche più belle o le uova più fresche, la macchina perennemente in seconda fila a quattro frecce per la spesa nei nostri negozietti di iperfiducia sparsi per la città intasata dall'ultimo shopping di fine anno, e ancora carichi scarichi scatole pacchi etc...
Arriveremo comunque da voi compunti e in perfetto orario, magari solo con qualche filo di paglia o penna di gallina fra i capelli e un leggero fiatone, e ci metteremo all'opera.

“Signora, faccia come se fosse a casa sua, non ci disturba affatto... se potesse solo togliere il barboncino dal tavolo da pranzo... (sorriso a trentasei denti) ... grazie...”

I personaggi presenti, vi chiederete?

Allora, solitamente avrete l'onore (?) di vedere: chef Roberta ai fornelli, con la fida Barbara, supportati a tratti da Davide che ha l'onere della regia generale della serata (e di portare via la spazzatura...); Claudio e Chiara, attori/camerieri, e Andrea, prode musicovolante, si sistemeranno per circoscrivere un piccolo “angolo teatrale”... sì, proprio lì, di fianco al tavolo, dove c'è la poltrona di solito e “... ops!... scusi signora (sorriso)...” dove adesso c'era il barboncino...

Nel frattempo Davide apparecchia la tavola, usando le vostre cose (magari disposte in modo un po' più sbilenco del solito), o, più volentieri, tirando fuori dalla valigia i nostri coperti (sarà più divertente, per voi, cenare a casa vostra usando piatti bicchieri e posate che non siete abituati a vedere tutti i giorni) e le tovaglie che la geniale Daniela, sorella di Roberta, confeziona appositamente per i Cuochivolanti scovando stoffe strane, arcaiche o modernissime, poetiche.
Verso le sei e mezzo – sette ci sarà un'intensificazione palpabile di attività: accomodati sul divano in attesa dei vostri ospiti vedrete sbuffi di vapore dalla cucina, sentirete codici strani sussurrati da un orecchio all'altro e sfrigolii inquietanti, annuserete odori appetitosi e cangianti, assisterete a spostamenti di stoviglie, accordature di strumenti, strani sc
ongiuri e riscaldamenti attorali.

Ma quando il primo ospite suonerà al campanello, o vostro marito (o vostra moglie) tornerà dal lavoro ignaro della sorpresa (I Cuochivolanti amano molto le cenette romantiche a due!), noi saremo pronti e sorridenti, con l'arrosto fumante e l'acqua per la pasta in allegra ebollizione.

E allora, dall'aperitivo al dolce, vi metterete comodi e rilassati: penserà a voi l'intera troupe dei Cuochivolanti: Davide, Claudio, Chiara e Andrea per voi in sala, tra declamazioni e servizio, mentre in cucina Roberta e Barbara spignatteranno a tutto spiano:

“Signore e Signori, benvenuti! Va ora in cena una bella scena, pardon, va ora in scena una bella cena!”

Ed ecco quindi un nostro possibile menù volante, fatto di “numeri” culinari alternati a “portate” teatrali, serviti entrambi dai Cuochivolanti stessi, ora cuochi, ora camerieri, ora attori e musici:

Antipasto
Finissima di carciofi e bottarga di muggine
Cannoli di pasta fillo con mousse di gamberi e pistacchio
Willkommen, da Cabaret

Primo Piatto
Tortelli di patate con ragù di pesce
Una kermesse poetico-culinaria, dagli esiti disastrosi

Secondo piatto
Salmone arrotolato su letto di cipolle di tropea e melograno
Il capoufficio viene a cena (i Cuochivolanti rifanno la Sora Cecioni)

Dolce
Semifreddo al torroncino
Si fa ma non si dice, una canzone che parla di tutti i piaceri, compresa la gola

Caffè
Il capoufficio ha cenato
La sigaretta, una canzone melensa perfetta dopo il caffè

Ammazzacaffè
Willkommen, ancora, per salutarci

Bis à volonté (e se Roberta se la sente, magari esce dalla cucina e se ne canta una pure lei...)

L'epilogo della serata:
“Tutto bene, signora?”
“Oh sì, grazie, tutto molto buono e divertente...”
“Grazie, signora”
“Mi chiedo solo come avrete lasciato la cucina... “ (sorriso nervoso)
“Non si preoccupi signora: è più pulita di prima...”
“Oh, grazie!”

“Si figuri, signora... ah, inoltre...”
“Sì?” (improvviso terrore)

“Nel frigorifero le abbiamo lasciato avanzi per una settimana!”
Rullo di tamburi.
Applausi.
Sipario!

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono forti questi chef!
La ricetta legata a Greenaway la insegnano nella prima lezione del corso base?
Nel caso inizio a cercare le allodole!

Anonimo ha detto...

caro anonimo,
per i piatti greenawayani aspettiamo qualche anno neh?
le allodole, comunque, sono gradite anche col sugo, quindi... datti da fare!
a presto!

Anonimo ha detto...

Venerdì ci sarete di nuovo in trasmissione?
Il prossimo piatto facile-facile?
Dai che preparo grembiule, carta e penna

Anonimo ha detto...

ehilà, ma qua c'è una quasi nostra omonima... sì, effettivamente quello delle allodole era un piatto un po' troppo cheap, che ne dici? proporrei di passare a cose un po' più complesse... non so... l'anatra glassata la sai fare?
baci, a venerdì!

Anonimo ha detto...

UFF!!!L'anatra glassata?
Il piatto che mi viene meglio!
Lo sfoggio quotidianamente con nonchalance...
Scherzo, magari!E' tanto se mi ricordo di mettere il sale nell'acqua per la pasta.
Siete grandi!
Venerdì sono sintonizzata e attenta.